Camera dei Deputati – Marco Di Liddo: Africa e Balcani, dove il jihadismo può diventare un nuovo populismo

articolo pubblicato su Europa Atlantica

L’intervento di Marco Di Liddo, Senior Analyst del Ce.S.I. per il convegno “Il futuro del terrorismo jihadista” a Roma

AFRICA E BALCANI, DOVE IL JIHADISMO PUÒ DIVENTARE UN NUOVO POPULISMO

Viviamo in momento in Europa in cui ci sentiamo o avvertiamo il pericolo della crescita dei populismi, di una nuova visione politica che delle volte ha l’arroganza di dare risposte facili, immediate, di pancia a problemi concreti. Il prossimo passo nell’evoluzione del jihadismo, soprattutto in Africa e in prospettiva anche nei Balcani, è che questo si trasformi in un populismo 2.0 radicale, cioè che riesca a parlare il linguaggio della gente ed essere percepito come una risposta ammissibile e concreta per le esigenze della popolazione. Questo è già in corso in alcune zone non dei Paesi africani, non del Mali, non del Niger, ma del Nord Africa. Nel sud dell’Algeria, nella zona di Ghardaia, nel profondo sud, i sindacati algerini, che erano tra i soggetti politici più forti all’interno del Paese, hanno perso tantissimo sostegno in favore di organizzazioni dalla provenienza ombrosa che non hanno fatto altro che aiutare i locali ad avere le case popolari. Quindi il sostegno è andato in quella direzione, non nel mettere una bomba contro un albergo frequentato da occidentali piuttosto che contro le Forze Armate algerine, ma nel creare una pressione quasi “mafiosa” o “criminale” per fare ottenere le case popolari alle fasce meno abbienti della popolazione… (Vai all’articolo originale su Europa Atlantica)




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